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Proteggete il vostro bambino prima e dopo la nascita, dentro e fuori casa

categorie: 8 azioni 
 
Proteggere il bambino significa  garantirgli un sano sviluppo psico-fisico, attraverso un percorso di consapevolezza dei rischi possibili e delle azioni per evitarli.
Tutelare la sicurezza del bambino non è solo fondamentale per proteggerlo da importanti rischi, ma anche per trasmettergli importanti valori educativi.


Gli incidenti, di ogni tipo, rappresentano la principale causa di morte nei bambini, adolescenti e giovani adulti nella Comunità Europea. Le morti sono inoltre la punta dell’iceberg di una serie di conseguenze determinate dagli infortuni: disabilità, permanenti e non, ricoveri ed altre richieste di assistenza.
 
L’European Report on Child Injury Prevention sottolinea quanto i bambini siano particolarmente vulnerabili agli incidenti ed abbiano quindi bisogno di un’attenzione particolare per salvaguardare il loro diritto alla salute e ad un ambiente sicuro.
La cultura della sicurezza passa attraverso una serie di informazioni, attenzioni ed accorgimenti che possono essere utili per orientare la propria attenzione ancor prima della gravidanza, controllare e prevenire situazioni spiacevoli e rischiose. 
L’utilizzo dei dispositivi di protezione per il trasporto del bambino è fondamentale, anche e soprattutto per tragitti brevi o cittadini. Tenere il bambino in braccio durante i viaggi in automobile è vietato dal Codice della Strada ed estremamente pericoloso: un bimbo di 10 kg in un impatto a 50 km/h acquista una forza pari a 200 kg, impossibile per chiunque da trattenere.
Un richiamo alla responsabilità degli adulti per comportamenti corretti alla guida di ogni veicolo dovrebbe essere l’espressione di un più generale senso di responsabilità: una parte dei decessi dei bambini per incidenti li vede vittime di investimenti come pedoni o ciclisti.

È strano pensare che la casa, il luogo dove ci si sente più sicuri è, in realtà, quello nel quale avvengono più incidenti. Sappiamo dal rapporto EUROSAFE 2016 che gli incidenti domestici sono tra le prime cause di morte tra i più piccoli.
Le statistiche riportano che tra i più frequenti incidenti domestici che vedono coinvolto un bambino nei primi anni di vita, vi sono, nell’ordine: le cadute, le ustioni, il soffocamento, l’avvelenamento e l’annegamento. Tra gli incidenti la prima causa di morte è l’annegamento.
Per prevenire incidenti domestici non è sufficiente sorvegliare il bambino: mano a mano che cresce, all’attenzione va aggiunta una riorganizzazione degli spazi e degli oggetti, che anticipi la sua progressiva acquisizione di nuove abilità, le quali spesso si manifestano in modo difficilmente prevedibile. “Arrivare prima” è quindi necessario, ma è anche ciò che rende il percorso verso la sicurezza un viaggio così interessante.
Le situazioni di rischio possibili sono molte e l’elenco non sarà mai esaustivo. Inoltre, ogni famiglia ha il suo stile di vita, il suo concetto di casa e diverse risorse socioculturali ed economiche e, a partire da tutto ciò, fa le sue scelte. Per queste ragioni non è possibile prescrivere soluzioni preconfezionate, tuttavia alcuni spunti come quelli che seguono possono essere utili.

Vanno inoltre considerati i rischi relativi all’esposizione ad inquinanti ambientali, a prodotti potenzialmente pericolosi (es. insetticidi, farmaci, cosmetici, detersivi), ed al sole quando eccessiva.
 

Lo sapevi?

 
Per il trasporto dei bambini in auto è obbligatorio l’utilizzo degli appositi dispositivi di ritenuta (seggiolini, navicelle o adattatori) omologati. Essi vanno utilizzati sin dai primi giorni di vita, anche per tragitti brevi o cittadini.

La scelta del dispositivo di ritenuta da utilizzare deve essere fatta in base al peso e all’altezza del bambino; non deve essere mai utilizzata la normale culla.

Per offrire la massima protezione in caso di incidente, il dispositivo va sistemato sul sedile posteriore, meglio al centro per evitare eventuali urti laterali. La sistemazione sul sedile anteriore, a fianco del conducente, è possibile solo se si può disattivare temporaneamente l’air-bag: in caso d’urto, la sua attivazione automatica produrrebbe gravi effetti sul bambino. Si tratta comunque di una sistemazione sconsigliata, perché in caso di tamponamento, indipendentemente dal verso in cui si trova sistemato, il bambino verrebbe sospinto in avanti con rischio di lesioni.

Il dispositivo va fissato al sedile del mezzo di trasporto con le normali cinture di sicurezza, lo schienale ben appoggiato a quello del sedile stesso. Le cinture presenti sul dispositivo devono sempre essere allacciate. Vanno consultate e rispettate le indicazioni per il montaggio riportate sul manuale di istruzione (perciò meglio conservarlo). Gli adulti hanno una grande responsabilità nell’educare i bambini a comportamenti prudenti e sicuri: è importante anche dare il buon esempio, utilizzando sempre la cintura di sicurezza, aiutando così il bambino ad accettare di essere correttamente protetto anche quando sarà più grande.

In Europa, gli incidenti stradali causano ogni anno più di 1300 morti tra i minorenni, tra cui 700 sotto i 15 anni. In Italia, ogni anno più di 8000 bambini sotto i 13 anni sono coinvolti in incidenti stradali. Nel 2017, tra quelli sotto i 9 anni sono stati 6000 i feriti, 25 i morti.

Dati del 2016 indicano un aumento in media del 3,8% rispetto all’anno precedente delle sanzioni per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini.

Tenere il bambino in braccio durante i viaggi in automobile è un altro comportamento vietato dal Codice della Strada (CdS), che espone il bambino a rischi gravissimi in caso di incidente.

L’utilizzo di sistemi di ritenuta appropriati per l’età e la loro sistemazione sul sedile posteriore dell’auto sono due fattori che agiscono sinergicamente per fornire la migliore protezione per il bambino in caso di incidente, prevenendo i traumi e riducendo la mortalità. Se tutti i bambini fossero correttamente allacciati in auto, un trauma non mortale su quattro potrebbe essere prevenuto e il rischio di morte da incidente stradale potrebbe essere ridotto fino al 70% sotto l’anno di vita e del 47% tra 1 e 4 anni.

Purtroppo però, troppo spesso il seggiolino non viene utilizzato, o viene utilizzato in modo approssimativo e scorretto, soprattutto all’aumentare dell’età del bambino.

Il trasporto dei bambini sui veicoli è un tema di salute pubblica, ma anche di disciplina stradale, regolato dal Codice della Strada (CdS), articolo 172 (“uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini”). Esso stabilisce che è obbligatorio usare sempre le cinture di sicurezza e, per i bambini, sistemi di ritenuta omologati. La normativa UN ECE R44/04 organizza i sistemi di ritenuta per bambini in 5 gruppi, a seconda del peso dell’occupante:

gruppo 0 (fino a 10 kg), navicella o seggiolino;

gruppo 0+ (fino a 13 kg), seggiolino;

gruppo 1 (da 9 a 18 kg), seggiolino;

gruppo 2 (da 15 a 25 kg), seggiolino;

gruppo 3 (da 22 a 36 kg), rialzo, con schienale fino ai 125 cm di altezza.

Essi sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento dei 125 cm di altezza (da gennaio 2017). Dai 125 ai 150 cm di altezza, vanno utilizzati gli adattatori: dei piccoli sedili che, sollevando il bambino, permettono alle cinture di sicurezza dell’auto di proteggerlo adeguatamente.

Il mancato uso di seggiolini o adattatori è punito con sanzioni amministrative e/o con la decurtazione di punti patente al guidatore, a meno che a bordo del veicolo non siano presenti un genitore o chi esercita la patria potestà sul bimbo: in tal caso la sanzione viene applicata a quest’ultimo.

Anche in gravidanza si devono usare le cinture di sicurezza: non solo non danneggiano il feto, ma riducono i rischi in caso di incidente. L’air-bag da solo non è sufficiente, e solo agendo insieme alla cintura può far scendere del 70% la soglia di pericolo per la futura mamma e il bambino. È bene far passare la cintura sotto la pancia, per evitare il pericolo di ferite interne in caso di urto violento, e sull’anca. Non deve essere lasciata troppo allentata per non rischiare di scivolare bruscamente verso il basso, con la possibilità che il tratto di cintura che passa sotto la pancia causi ferite.

In caso di condizioni di rischio particolari che potrebbero conseguire all’uso delle cinture di sicurezza in gravidanza, l’art 172 del Codice della Strada (CdS) prevede l’esonero dal loro utilizzo, ma solo sulla base di certificazione rilasciata dal ginecologo, che deve essere sempre portata con sé ed esibita a richiesta alla Polizia.

Il trasporto in bicicletta di bambini fino agli 8 anni è consentito ai soli maggiorenni, con l’impiego di un apposito seggiolino. Esso deve essere posto in modo da garantire al conducente una buona visuale e libertà di manovra e in modo da evitare sbilanciamenti.

 

Il seggiolino anteriore consente il trasporto di bambini fino a 15 kg di peso. Deve essere collocato tra il manubrio ed il conducente. Può essere fissato al telaio, al piantone o al manubrio stesso.

Il seggiolino posteriore, invece, consente il trasporto dei bambini anche oltre i 15 kg, fino agli 8 anni di età. Può essere fissato al telaio o al portapacchi. Il fissaggio previsto deve in ogni caso impedire che possa sganciarsi accidentalmente.

Altre caratteristiche che deve presentare il seggiolino sono: dimensione che non superi la sagoma della bicicletta, presenza di bretelle, struttura di protezione dei piedi, schienale e braccioli (non necessari nel caso di seggiolini posteriori per bambini di più di 4 anni).

È bene che il bambino trasportato porti sempre il caschetto protettivo.

L’articolo 170 del Codice della Strada (CdS) regolamenta il trasporto di altra persona oltre al conducente sui veicoli a due ruote, siano essi ciclomotori (cilindrata < 125 cc) o motocicli (cilindrata > 125 cc). Nel caso dei ciclomotori, ciò è in generale possibile solo se il posto per il passeggero è esplicitamente indicato nel certificato di circolazione e se il conducente ha più di sedici anni.

È invece sempre vietato il trasporto di bambini di età inferiore ai 5 anni, che quindi non possano reggersi in autonomia: infatti è necessario che il conducente abbia sempre libero uso di braccia, mani e gambe.

La legge non menziona la necessità di eventuali dispositivi di sicurezza, contrariamente a quanto invece prescritto per l’auto e la bicicletta. Conducente e passeggero autorizzato devono comunque indossare un casco protettivo omologato. Utile l’uso della giacca e pantaloni tecnici, dei guanti, della protezione della spina dorsale, delle scarpe da moto (con protezioni sui punti delicati di piedi e caviglie).

Dimenticare un bambino piccolo in auto lo espone a rischi importanti, fino alla morte: per la sua ridotta superficie corporea, è molto più esposto ad aumento eccessivo della temperatura corporea e disidratazione. Anche genitori amorevoli ed attenti, di qualsiasi ceto sociale, possono dimenticare il bambino in auto, soprattutto se si trovano sotto stress. Solo talvolta i genitori lasciano intenzionalmente un figlio piccolo nella macchina per poco tempo, senza sapere di porlo in una situazione pericolosa.

 

Nel 2018 la Commissione Trasporti della Camera ha approvato un disegno di legge che prevede l'obbligo di montare seggiolini “salva-bebè”, che ricordano al guidatore che scende dall’auto la presenza del piccolo passeggero rimasto a bordo. Essi combinano la sensoristica di bordo, il seggiolino di sicurezza e lo smartphone, attraverso un'app che lancia l'allarme a macchina ferma. Nel 2019 è stato firmato il decreto attuativo e l’obbligo è entrato in vigore (art. 172 CdS comma 1-bis). Esso riguarda chi trasporta bambini fino a quattro anni e le sanzioni sono le stesse previste per chi non allaccia la cintura o non usa il seggiolino.

La causa più frequente di incidenti domestici sono le cadute, la maggior parte dall’alto (dal letto, dal fasciatoio, dalle scale, dai giochi). Raramente esse provocano infortuni mortali, tuttavia rappresentano una delle principali cause di invalidità. Per prevenire le cadute:

 

non lasciare arredi (es. vasi, sedie, mobili, tavolini) su cui possono arrampicarsi i bambini vicino a finestre e terrazze o sul balcone;

utilizzare ceramiche antisdrucciolo e dotare i tappeti di retina antiscivolo;

usare paraspigoli per i mobili e salvadita per le porte;

fissare gli arredi instabili;

se ci sono delle scale, posizionare un cancelletto di sicurezza e strisce antiscivolo;

installare blocchi alle finestre che si trovano sopra il pianterreno e proteggere le porte a vetro;

non usare il girello perché pericoloso, antifisiologico e frequente causa di cadute;

assicurarsi che il fasciatoio rispetti la norma UNI EN 12221; che le misure del piano siano 65x38 cm fino ai 12 mesi di età del bambino, o 75x55 cm fino ai 36 mesi; che bordi e spigoli siano smussati e che il piano non presenti aperture tra i 0,5 e i 1,2 cm; sorvegliare sempre il bambino sul fasciatoio mentre lo si cambia;

assicurarsi che il seggiolone per la pappa abbia una base larga ed un basso baricentro, e che sia stabile; che abbia forti blocchi se ha le ruote; che l’eventuale il meccanismo di piegatura sia ben fissato; che sia posto lontano da appigli; agganciare il bambino con le apposite cinture di sicurezza.

Per prevenire le ustioni:

 

evitare di lasciare tazze, bicchieri, piatti, pentole con bevande o cibi bollenti sui bordi dei tavoli;

non utilizzare tovaglie lunghe o usare ferma-tovaglia se questa sporge dal tavolo;

assicurarsi che il ferro da stiro caldo non sia alla portata del bambino;

non bere bevande calde quando si ha in braccio il bambino;

tenere i bambini lontano dai fornelli quando sono in uso (anche il vapore può ustionare) e posizionare un reticolo di protezione (anche davanti a camini e stufe), facendo attenzione che il manico della padella non sporga mai dai fornelli;

coprire le prese della corrente (che devono essere a norma) o utilizzare le prese di sicurezza (con i fori protetti), ancora più sicure;

controllare sempre la temperatura dell’acqua prima del bagnetto: l’ideale è intorno ai 37°C. La cosa migliore è regolare la caldaia/boiler: anche quando sarà in grado di aprire da solo il rubinetto, il bambino non potrà scottarsi;

tenere fiammiferi ed oggetti infiammabili fuori dalla portata dei bambini;

acquistare solo accendini a prova di bambino;

non lasciare l’asciugacapelli con la spina inserita sul ripiano vicino al lavandino.

L’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo è responsabile del 27% delle morti pediatriche, e in Italia causa ogni anno la morte di 30 bambini sotto i 4 anni, età nella quale si verifica con un’incidenza più alta (soprattutto intorno ai 2 anni). Le caratteristiche anatomiche e funzionali delle vie aeree del bambino e la sua tendenza a portare gli oggetti alla bocca per conoscere il mondo sono le due cause principali. Per prevenire il soffocamento:

 

evitare di farlo mangiare da solo, in un veicolo in movimento, o mentre sta svolgendo altre attività (giocare, muoversi, parlare, ridere), ma farlo mangiare e bere preferibilmente da seduto con la schiena ben eretta;

fare in modo che non metta troppo cibo in bocca;

tagliare il cibo in pezzi piccoli, non in un solo verso (es. evitare di tagliare a rondelle);

allontanare da lui gli oggetti piccoli e fare in modo che giochi con giocattoli adatti alla sua età.

La maggior parte dei cibi e degli oggetti responsabili di soffocamento: sono piccoli e/o rotondi (biglie, uva, mozzarelline); hanno una forma cilindrica o conforme alle vie aeree del bambino (pile, magneti, monete, bottoni, wurstel a rondelle, ciliegie, carote a fette, arachidi, pistacchi e nocciole, ciondoli e bottoni); sono appiccicosi (caramelle); sono alimenti che pur tagliati non perdono la loro consistenza (pere, pesche, prugne, susine, pezzetti di pane biscotto); si sfilacciano aumentando l’adesione alle mucose (grasso del prosciutto, finocchio); hanno una forte aderenza (carote tagliate alla julienne, prosciutto crudo).

È necessario porre attenzione anche a giocattoli smontabili, tappi delle penne, palline di ogni tipo e materiale, palloncini gonfiabili.

Nel caso dovesse verificarsi un soffocamento, è importante mantenere la calma e far tossire il bambino. Se non si riesce a far espellere il cibo o l’oggetto ingerito esistono importanti e preziose manovre salvavita pediatriche, che possono essere effettuate dagli adulti nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza. È possibile visionare filmati su internet per apprenderne le basi e seguire dei corsi specifici che la Croce Rossa Italiana offre gratuitamente nelle scuole o negli asili.

Per prevenire l’avvelenamento:

 

conservare sottochiave o fuori dalla portata dei bambini tutti i medicinali e le altre sostanze velenose e i prodotti tossici (inclusi i prodotti per le pulizie domestiche);

evitare di tenere i medicinali in borsa e di dimenticarli sui comodini, nei cassetti, eccetera;

non travasare mai le sostanze (es. detersivi, diluenti, fertilizzanti per piante) in contenitori diversi da quello originale e abitualmente utilizzati per conservare bevande e alimenti;

tenere fuori dalla portata dei bambini le bevande alcoliche (es. verificando che non restino bicchieri semipieni sul tavolo a fine pasto) e le sigarette;

evitare di tenere in casa o in giardino piante velenose: azalea, oleandro, mughetto, narciso, dieffenbachia, ciclamino, anemone, edera, vischio, filodendro, agrifoglio, ginestra, tasso, ortensia.

È importante tenere sempre a portata di mano il numero di telefono del pediatra e di un Centro Antiveleni e consultarli anche in caso di dubbio se sia avvenuta o meno l’ingestione, cercando però di capire quale e quanta sostanza abbia ingerito e quando, portando eventualmente con sé la confezione al Pronto Soccorso.
L’annegamento è, tra gli incidenti, la prima causa di morte nella fascia di età 1-4 anni in Europa. Nei Paesi ad alto reddito avviene generalmente in piscina. Per prevenirlo:

 

non lasciare mai il bambino da solo nella vasca da bagno: i bambini più piccoli possono annegare anche in pochi centimetri d’acqua;

dopo l’uso svuotare sempre le vasche da bagno, i bidet, i catini, i secchi, eccetera e togliere tutti i giocattoli dalla vasca per il bagnetto o dalla piscina, per evitare che il bambino sia tentato di andare a prenderli;

coprire o rimuovere tutti i pericoli legati all’acqua dentro e intorno alla propria abitazione (pozzi, laghetti ornamentali e anche secchi/bacinelle);

se è presente una piscina, recintarla su tutti i lati (prima che il bambino impari a camminare) e sorvegliare sempre i bambini finché nuotano o si trovano vicino all’acqua.

Per permettere al bambino di giocare in tranquillità e sicurezza e prevenire incidenti, è bene:

 

acquistare solo prodotti con i marchi di sicurezza IMQ, CE, “Giocattoli Sicuri” dell’Istituto Italiano Sicurezza Giocattoli (è fortemente sconsigliato l’acquisto di giocattoli che ne sono sprovvisti);

evitare i giocattoli contraffatti, spesso di materiale scadente e/o infiammabile;

rispettare la fascia di età indicata sulla confezione;

verificare periodicamente lo stato di conservazione dei giocattoli che si possiedono;

verificare che la confezione sia completa di istruzioni in lingua italiana sulle modalità di montaggio e di utilizzo, e leggerle accuratamente con il bambino, associando così alla gioia per il dono quella di “approvare” insieme il nuovo gioco;

in caso di giocattoli di stoffa o peluche, controllare che i materiali siano di alta qualità (peli che non si staccano, occhi e naso fissati in modo antistrappo, cuciture solide, nastri corti ed imbottitura che non si sbriciola) e che non siano infiammabili;

in caso di giocattoli elettrici (es. trenini, forni), scegliere quelli a batteria;

in caso di giocattoli meccanici, verificare che gli ingranaggi non siano accessibili al bambino;

evitare giocattoli con bordi o punte taglienti: quando di materiale metallico, verificare che i bordi siano opportunamente “orlati” e che non ci sia ruggine;

verificare che tende e casette siano munite di un’uscita facilmente apribile dall’interno e che eventuali sistemi di sostegno siano in plastica leggera;

nel caso di armi giocattolo, utilizzarle solo con i proiettili forniti dalla ditta produttrice, e, per le frecce, verificare che abbiano la punta arrotondata, di sughero o protetta con una ventosa difficilmente rimovibile;

fare attenzione alla rumorosità di alcuni giochi (es. armi giocattolo, strumenti musicali, fischietti e sirene da bicicletta), se eccessiva può danneggiare l’udito;

limitare l'uso dei giochi elettronici.

Scegli bene i giochi ma ricorda anche di passare del "tempo di qualità" con il tuo bambino. Leggere, raccontare storie, ascoltare assieme musica, giocare "con niente" fa bene alla sua mente.
L’esposizione acuta agli inquinanti atmosferici causa tosse e respiro sibilante e favorisce l’insorgenza di infezioni delle basse vie respiratorie, con un aumento del 10% dei ricoveri per asma tra i bambini. L’esposizione a lungo termine provoca invece effetti importanti sul sistema respiratorio, immunitario, cardiovascolare e sullo sviluppo di cancro.

 

É bene quindi camminare il più possibile all’aria aperta in gravidanza e con il bambino, ma scegliendo sempre le strade con meno traffico e rumore, e, se possibile, scegliere la scuola in una zona libera da traffico intenso o fabbriche, controllando le previsioni sull’ inquinamento dell’ aria fornite giornalmente dall’ ARPAV. La bicicletta e i mezzi pubblici sono da preferire. L’automobile andrebbe scelta tra quelle che più rispettano l’ambiente (es. i motori diesel sono più inquinanti di quelli a benzina) ed usata il meno possibile, evitando di sostare con il motore acceso.

L’esposizione al sole, accanto ad effetti benefici per l’umore e la salute (è infatti fonte naturale di vitamina D) causa, quando eccessiva, scottature, foto-cheratiti e foto-congiuntiviti, per effetto delle radiazioni UV.

 

È bene quindi limitare l’esposizione al sole dei bambini nelle ore più calde della giornata (11.00-16.00) ed utilizzare abbigliamento adeguato, cappellini ed occhiali, proteggendoli sempre dalla luce diretta prima dell’anno di età. Prima di uscire all’aperto va inoltre applicato un filtro solare a fattore di protezione elevato ed adeguato al fototipo (facendo particolare attenzione nel caso di persone con carnagione chiara e capelli rossi o biondi); ciò tuttavia non permette di prolungare il tempo di esposizione al sole. I filtri andrebbero riapplicati spesso, e non dovrebbero essere riutilizzati quelli dell’anno precedente. È importante inoltre far bere spesso i bambini, soprattutto quelli più piccoli che si disidratano più facilmente.

Quando si pensa all’inquinamento spesso non si considera che l’aria degli ambienti interni, in cui si trascorre circa il 90% della vita, è più inquinata di quella esterna.

 

Da un lato le sostanze inquinanti esterne vengono intrappolate in casa, dall’altro sono presenti sostanze proprie degli ambienti interni, come la polvere, i materiali con cui sono costruite le case (soprattutto se datate), e gli arredi e i rivestimenti (pitture murali, vernici, pavimenti), in particolare alcuni prodotti del legno e delle tappezzerie, composti organici volatili nelle colle per parquet, formaldeide nelle resine per moquettes e nei materali isolanti e fibre minerali sintetiche nel vetro e nelle ceramiche. Vi sono inoltre inquinanti dovuti ad attività umane: fumo di tabacco, sostanze derivate da stufe e fornelli, prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa, per stampanti, computer, fotocopiatrici, e per hobbistica (colle, vernici, solventi, adesivi).

Per ridurre l’inquinamento domestico le azioni più importanti sono: non fumare in casa, ventilare spesso gli ambienti in tutte le stagioni, controllare periodicamente il buon funzionamento di stufe e caminetti, ridurre al minimo l’utilizzo di prodotti antitarme ed insetticidi e fare in modo che i bambini non entrino in contatto con essi, usare materiali naturali nell’arredamento e per la pulizia della casa, senza eccedere nell’utilizzo di detersivi.

 

Se si deve ritinteggiare l’abitazione, un utile criterio per la scelta nell’acquisto di smalti e pitture consiste nella presenza del marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea (Ecolabel), che certifica i beni che presentano un ridotto impatto ambientale in tutte le fasi del loro ciclo di vita.

Queste invece alcune semplici regole per la pulizia della casa da tenere sempre presenti: fare a meno del superfluo, usare meno tipi di prodotti e in minor quantità; usare acqua e aceto/bicarbonato e diffondere con spruzzatori in diluizione 20-40%; usare i panni di microfibra, potenziano l’azione del detergente; usare acqua calda, ciò potenzia qualunque tipo di lavaggio e di detersivo; usare il tempo, qualche attimo di attesa permette ad acqua e detergenti di agire; usare sempre meno detersivo, tradizionale o biologico, di quanto ne viene consigliato, la metà esatta di una dose compie la grandissima parte del lavaggio.

Da alcuni anni è aumentata l’attenzione sulla sicurezza dei prodotti per il corpo, soprattutto quelli che vengono a contatto con la pelle o le mucose dei bambini (es. saponi, detergenti, salviette, filtri solari, creme, pannolini). Per evitare sostanze pericolose (es. ftalati, parabeni, nanoparticelle) è bene leggere sempre le etichette dei prodotti. Va verificata anche la presenza del simbolo CE e la sicurezza dell’imballaggio, e vanno evitati prodotti con profumo e in polvere. I cosmetici di qualità si trovano in punti vendita sicuri e generalmente hanno un costo non troppo basso.
Approfondimento a parte meritano i farmaci, che possono essere ingeriti dai più piccoli (vanno quindi tenuti lontani dalla loro portata), ma anche utilizzati in modo non appropriato: purtroppo i farmaci ai bambini vengono dati senza indicazione nel 70% dei casi. I bambini non sono piccoli adulti, pertanto non si deve somministrare loro farmaci per adulti modificandone arbitrariamente i dosaggi.
Un'altra importante tematica di sicurezza ambientale è l’esposizione ai campi elettromagnetici (EMF), particolarmente aumentata negli ultimi decenni a causa della diffusione di dispositivi elettronici. I campi elettromagnetici attivano la risposta cellulare allo stress e possono causare danni al DNA. Dagli studi fino ad oggi conclusi, non sembra esserci un ruolo causale tra esposizione a EMF a frequenza estremamente bassa e tumori pediatrici, ma un recente studio nei ratti ha mostrato una correlazione con i tumori maligni. Per questo, l’Accademia Americana di Pediatria ha esposto nuove raccomandazione per ridurre gli effetti avversi dell’esposizione al cellulare nei bambini e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) Ambiente ha presentato alcune indicazioni:

 

spegnere i cellulari di notte e tenerli lontani dalla testa del bambino;

non portare il cellulare in tasca (danneggia i genitali);

fare conversazioni brevi ed utilizzare sempre gli auricolari (se mono, alternare destro e sinistro) o il vivavoce;

non tenere il cellulare dove dorme il bambino o tenerlo in modalità aeroplano;

non usare tablet e cellulare nell’ora che precede il momento dell’addormentamento;

in gravidanza, tenere il cellulare lontano dal pancione.

L’uso dei cellulari va considerato chiaramente tanto più dannoso quanto più bassa è l’età del soggetto esposto alle radiazioni, e all’aumentare dei tempi di utilizzo.
 
 

Approfondimenti

 

Progetto AffyFiutapericolo, (clicca qui per il servizio televisivo realizzato dalla trasmissione Salute della ULSS 20 di Verona a maggio 2012 "Il progetto AffyFiutapericolo" ) progetto per la prevenzione degli incidenti domestici nelle scuole dell'infanzia che mette a disposizione degli insegnanti, opportunamente formati, un kit gratuito, “La valigia di AffyFiutapericolo”, finalizzato alla promozione della sicurezza in casa, e negli ambienti dove vivono i bambini coinvolgendo anche i genitori. Di seguito alcuni materiali utili del progetto:

 

Brochure multilingue "La vita cambia, cambia la casa" (Baby Bum)

Inquinamento e salute del bambino: cosa c’è da sapere, cosa c’è da fare. (2017) Toffol G, Todesco L, Reali L.,Pensiero Scientifico Editore.

Rapporto ACI-ISTAT (2017), statistica su incidenti stradali e violazioni del Codice della Strada.

"Bambini sicuri in casa" (2015), la guida sulla sicurezza domestica redatta dal Ministero della Salute per i genitori.

Ministero dell’Ambiente e ISS, Decalogo sugli interferenti endocrini

SicurezzAtavola: come prevenire il soffocamento nei bambini (2015), video sul taglio del cibo per evitare incidenti da soffocamento.

Il bambino nella sua famiglia, FIMP (2017), guida pratica per i genitori a cura della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, della Federazione Italiana Medici Pediatri e della Società Italiana di Medicina Perinatale con il coordinamento scientifico del dottor Giuseppe Di Mauro e la collaborazione dell’Associazione Italiana Genitori.

"Bambini e giocattoli" (puntata 5 della stagione 2014-15), servizio televisivo trasmesso su ULSS20TV.

Il tuo bambino è nato: impara a proteggerlo, Opuscolo realizzato in collaborazione tra LazioSanità e Asl Roma C.

Test Europei dei seggiolini auto per bambini (2011), risultati di uno studio dell'Aci, su 30 seggiolini di diverse categorie di peso.

Casa salvi tutti! Campagna del 2010 realizzata dalla Regione Emilia-Romagna per la prevenzione degli incidenti domestici.

La scelta dei giocattoli: alcuni consigli per la sicurezza dei bambini (2009), Toffol G, articolo pubblicato da Quaderni Acp.

I materiali del corso di formazione Promuovere la sicurezza in casa e in auto e la lettura ad alta voce nei primi anni di vita, che si è svolto a Verona, nei giorni 12-17 aprile 2012 e le presentazioni:

Sito “Aiuto sono in casa”

AffyFiutapericolo, Sito del progetto sulla sicurezza domestica dei bambini dai tre ai sei anni.

Croce Rossa Italiana, Manovre salvavita pediatriche, Campagna della Croce rossa internazionale per la promozione della disostruzione delle vie aeree.

Pagine del sito del Ministero della Salute

( Sicurezza giocattoli e prodotti a libero consumo,

Dossier “giocare aiuta a crescere”

Dossier sulla prevenzione del rischio soffocamento

Manovre disostruzione pediatriche e cibi pericolosi: istruzioni per l’uso,

Bambini e rischio soffocamento, cosa sapere per prevenire

Bimbi in auto: vision zero. Regole per il trasporto sicuro

L’aria della nostra casa, come migliorarla?

Agenti inquinanti aria indoor)

Epicentro, Salute e ambiente

Pagine dedicate alla sicurezza in auto e al corretto utilizzo dellle cinture in gravidanza, sito SaperiDoc.

Polizia di Stato - Trasporto dei bambini in automobile. Pagine del sito dedicate al trasporto sicuro dei bambini.

I consigli per aiutare ad identificare il giocattolo sicuro dalla pagina dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Progetto incidenti domestici: promozione della salute, Pagine del sito CCM dedicate al progetto.

Bimbi sicuri: Il sito, realizzato da un gruppo di madri, si pone l'obiettivo di sensibilizzare i genitori sui rischi a cui vengono esposti i bambini in caso di mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.

Progetto TrasportAci Sicuri, Pagine del sito Aci dedicate al progetto attivato nel 2010.

Sicurezza Stradale - Ritenuta bambini, sito ACI

Prevenire è molto meglio che curare! Indicazioni per la prevenzione delle ustioni a cura dell' Associazione Toscana cura e riabilitazione delle ustioni pediatriche (Atcrup), Onlus rivolta ai familiari dei bambini vittime di ustioni.

Società Italiana di traumatologia della strada. Dedicata a tematiche specifiche riguardanti la protezione dei bambini in auto, iniziando dalla protezione del feto e della futura mamma.

Ultimo aggiornamento: 07/12/2020
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